Il Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferrarese nasce a Palazzo Roverella di Ferrara , Sede del Circolo dei Negozianti, su idea del giornalista Paolo Micalizzi. Diretto dallo stesso Paolo Micalizzi , critico e storico del cinema, è promosso da CDS Cultura e dal Circolo dei Negozianti di Ferrara e si propone di mantenere viva la tradizione del cinema ferrarese. Esso si articola in un’esposizione permanente presso Palazzo Roverella di documenti iconografici( manifesti, locandine e fotografie) relativi ai film ed ai documentari professionali realizzati, a partire dal 1902 nel territorio ferrarese. In una Sala poi saranno conservati Libri e documenti di carattere generale sul cinema ferrarese ed altri relativi a tutte le opere( film sia per il cinema che per la TV, documentari, cortometraggi, servizi televisivi) realizzate sia a Ferrara che in tutto il territorio provinciale, ed in particolare a Comacchio e nel Delta del Po, luoghi che hanno riscosso grande interesse da parte di tanti registi a livello nazionale ed internazionale. Alcuni nomi: Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Roberto Rossellini, Mario Soldati, Florestano Vancini, Franco Rossi, Vittorio De Sica, Giuliano Montando, Pupi Avati, Gianfranco Mingozzi, Marco Ferreri(che ha girato alcune scene del film “Chiedo asilo” anche nello Stabilimento Montedison di Ferrara come testimoniato da alcune fotografie e dai saggi di Paolo Micalizzi pubblicati sui due volumi dedicati al Petrolchimico di Ferrara dal CDS Cultura), Luigi Scattini, Giuseppe Bertolucci, Carlo Mazzacurati, Bigas Luna, Ermanno Olmi, Riccardo Donna, Gianni Lepre, Luigi Magni fino ad arrivare ai nuovi film diretti da giovani autori come Letizia Lomartire, Elisabetta Sgarbi, Claudio Cupellini ed altri tra cui Marco Melluso e Diego Schiavo che anche a Palazzo Roverella hanno effettuato delle riprese per il loro film su Lucrezia Borgia.
Ad ispirare i registi, sono ,soprattutto, il territorio del Delta padano, le pagine di storia legate al fascismo e all’antifascismo ma anche al Rinascimento ferrarese dei Borgia, le opere letterarie di Giorgio Bassani e Riccardo Bacchelli.
Sarà anche evidenziata l’attività nel cinema di personaggi come Michelangelo Antonioni, Florestano Vancini, Folco Quilici, Carlo Rambaldi, Gianfranco Mingozzi, Renzo Ragazzi, Massimo Sani ed Ezio Pecora per quanto riguarda la regia, del direttore della fotografia Antonio Sturla che è distinto anche a livello nazionale ed è considerato il Pioniere del Cinema ferrarese, di attori come Adriana Benetti, Arnoldo Foà, Gualtiero Tumiati, Pina Gallini(Bondeno), Livio Pavanelli(Copparo), Milva, Franco Cobianchi , Josè Greci, Rosy Mazzacurati, Marisa Mantovani, Giuseppe Gandini, tanto per citarne alcuni. Ferraresi sono poi i “padrini del poliziesco italiano”, come sono stati definiti dalla critica , Fabio Pittorru e Massimo Felisatti che si sono distinti nel campo della sceneggiatura.
Ma anche di altre persone che al cinema ferrarese hanno dato un fattivo contributo, come Paolo Sturla Avogadri, Fabio Medini, Cesare Bornazzini, don Massimo Manservigi e tanti altri che hanno operato nel Cineclub Fedic Ferrara( filmmaker molto attivi come Marco Felloni, Roberto Fontanelli, Carlo Magri, Andrea Barra, Anna Quarzi) costituitosi nel 1953, e che proprio a Palazzo Roverella hanno presentato le loro prime opere.
Una ricca produzione e tanti personaggi che il critico e storico del cinema Paolo Micalizzi ha evidenziato dal 1969 con tanti articoli pubblicati nell’edizione ferrarese del Quotidiano “Il Resto del Carlino”, e con studi e ricerche ospitati sulla Rivista della Camera di Commercio “La pianura” a partire dal 1981 quando furono pubblicati due inserti dal titolo “Ferrara, ciak su un territorio” relativi ai Lungometraggi proseguendo poi con l’esposizione, nel 1987, alla Ex Chiesa di San Romano di una Mostra documentaria(locandine, manifesti, fotografie) relativa ad una quarantina di film e tanti documentari realizzati fino ad allora testimoniando la presenza di un Cinema Ferrarese che aveva dato alla cinematografia italiana una qualificata presenza produttiva e tanti illustri personaggi.
La ricca documentazione che farà parte del Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferrarese, comprenderà anche DVD e VHS relativi alla produzione realizzata nel territorio ferrarese. Sarà una documentazione aperta alle Scuole ed a studiosi ma anche ai cittadini ferraresi che vorranno prenderne visione.
Il Circolo dei Negozianti, che festeggia quest’anno il 160 ° anno dalla fondazione, ha rivolto sempre una particolare attenzione all’organizzazione di attività culturali , fra le quali un posto di riguardo è stata affidata alla settima arte, al cinema. Lo conferma, a partire dal 1953, l’attività del Cineclub Ferrara aderente alla FEDIC, che raccoglie proprio a Palazzo Roverella , attorno alla guida illuminata del Dott. Piacentini – dirigente prestigioso del Circolo dei Negozianti – un notevole numero di film-makers dilettanti, autori di pellicole a otto o sedici millimetri: nei suoi esiti migliori ( quelli in particolare firmati da Massimo Sani e da Ezio Pecora, che valgono anche al circolo ferrarese nel 1956 il premio per il miglior cineclub amatoriale d’Italia ) la modestia e le limitazioni oggettive dei mezzi impiegati non escludono precise istanze di carattere narrativo e un uso spesso discreto dell’immagine per scoprire aspetti quanto più inediti del reale. Nel cineclub si ritrovano Adolfo Baruffi, Massimo Sani, Alessandro Roveri, Florestano Vancini, Michelangelo Antonioni, Ezio Pecora, Benedetto Ghiglia, Renzo Ragazzi, Renzo Santini, cui si aggiungeranno nel tempo, Fabio Pittorru , Massimo Felisatti, Fabio Medini, Guido Fink, Roseda Tumiati e Gianfranco Rossi, Aldo Azzalli e altri ancora, intorno ai quali si sviluppa una intensa e regolare attività di proiezione di classici e di dibattiti, cui partecipa un pubblico interessato e attento. Gli anni del dopoguerra e della ricostruzione sono caratterizzati da un notevole entusiasmo e da fervore delle iniziative culturali dedicate . Temi diversi , vuoi di cararettere teorico , dal neorealismo al realismo, vuoi di carattere tecnico-pratico vengono approfonditi da questa vera e propria “ Officina ferrarese”, favorendo la rinascita di un cinema d’autore in una città, Ferrara, ove sin dal 1946 si aprono nuovi locali per soddisfare la domanda crescente di una vasta comunità di cittadini. Numerosi sono i film e i documentari che vedono, nell’arco di mezzo secolo, sia la città pentagona , con i suoi silenzi e le sue incantevoli architetture – tra cui alcuni girati proprio a Palazzo Roverella- che la sua Provincia , con le sue nebbie e i suoi paesaggi di palude , tra terra, mare e cielo, come sfondo naturale di narrazioni di incomparabile bellezza e struggente maliconia. Molti sono i registi di fama nazionale, fra cui spiccano- sulla scia di Visconti – Rossellini, De Sica, Antonioni, Soldati, Vancini, Montaldo,Ferreri , Quilici, Rossi, Mingozzi, Avati, assieme a una ricca schiera di attori di grandi capacità espressive. Essi alimentano quindi una ricca cinematografia ferrarese , nata per altro durante la seconda guerra mondiale con il film neorealista , Ossessione di Visconti , girato nella città estense nel 1943 con Clara Calamai e Massimo Girotti. Molti di questi personaggi sono ospiti , a più riprese, del Circolo dei Negozianti, rinato per volontà di un solido gruppo di imprenditori per partecipare da protagonista al rinnovamento della vita culturale e democratica di Ferrara. Per questi motivi il Circolo dei Negozianti ha oggi accettato di affrontare questa nuova sfida culturale – quello della creazione del Centro documentazione, studio e ricerca del Cinema ferrarese – per lo sviluppo di una innovazione continua , capace di sviluppare una saggezza pratica plasmata dai valori dell’etica e di incidere quindi in un opera di rinnovamento delle relazioni umane della comunità tutta.